Il termine di malnutrizione indica uno squilibrio nell'assunzione dei principi nutrivi. Quando questa supera di molto gli effettivi fabbisogni dell'organismo si può andare in contro a gravi problemi salute.
Gli squilibri nutrizionali hanno sempre un impatto sulla nostra salute e possono manifestare i loro effetti anche a lungo termine, perciò è importante identificarli tempestivamente con l’aiuto del tuo medico di fiducia o di uno specialista.
Per diagnosticare un eventuale stato di malnutrizione non è sufficiente prendere in considerazione unicamente le variazioni di peso corporeo, ma è necessaria una valutazione più approfondita dei comportamenti alimentari, dello stile di vita e della funzionalità corporea. In ogni caso, un semplice questionario come il TEST MNA rappresenta un utile strumento di supporto per aiutarti a capire con poche risposte se sei a rischio malnutrizione.
Non solo denutrizione
Malnutrizione non significa necessariamente denutrizione (leggi anche “Denutrizione e malnutrizione non sono sinonimi”).
Chi soffre di disfagia è maggiormente a rischio di malnutrizione per difetto (o denutrizione), soprattutto nei soggetti anziani, con perdita di peso involontaria. Ma esiste anche un’altra forma di malnutrizione detta per eccesso.
In entrambi i casi l’apporto dei nutrienti è squilibrato ma, nel secondo caso, si ha un apporto calorico superiore al fabbisogno dell’organismo, che porta a sovrappeso e obesità, oltre a un aumento del rischio cardiovascolare e di diabete.
Sovrappeso e obesità
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce in sovrappeso i soggetti con BMI (indice di massa corporea) compreso tra 25 e 30, mentre sopra questa soglia una persona va considerata obesa.
Definizione | Indice di Massa Corporea (BMI) |
---|---|
Soggetti sottopeso | < 18,5 |
soggetti normopeso | 18,5 - 25 |
Soggetti sovrappeso | 25 - 30 |
Soggetti obesi | >30 |
Le Linee Guida ESPEN sulla nutrizione clinica e l'idratazione in età geriatrica sottolineano che durante l’invecchiamento cambia la composizione della massa corporea e si riduce l’altezza, perciò gli indici dell’OMS andrebbero ridotti per gli anziani.
In termini di rischi per la salute, la distribuzione del grasso corporeo viene considerata più importante rispetto alla sua quantità assoluta. Importante valore da prendere in considerazione è la circonferenza addominale: se superiore a 102 cm per gli uomini e a 88 cm per le donne evidenzia un rischio per la salute, così se sei sovrappeso dovresti prevedere specifici interventi nutrizionali e comportamentali, non solo per dimagrire, ma anche per prevenire la perdita di massa muscolare, il decadimento funzionale e il rischio cardio-metabolico.
CIRCONFERENZA ADDOMINALE
Rischio cardio-metabolico | Uomo | Donna |
---|---|---|
Molto elevato | >120 cm | >110 |
Elevato | 100 - 120 cm | 90 - 109 cm |
Basso | 80 - 99 cm | 70 - 89 cm |
Molto Basso | < 80 cm | < 70 cm |
La dieta da sola non basta
Una semplice dieta rivolta a perdere peso, magari ripetuta ogni volta che tendi a ingrassare, non è consigliabile, perché potrebbe innescare il cosiddetto “weight cycling”, meccanismo che favorisce lo sviluppo dell’obesità sarcopenica, cioè la presenza di ridotta massa muscolare insieme, invece, a massa grassa in eccesso.
L’approccio più corretto è invece quello che prevede la combinazione di una dieta bilanciata, che fornisca quantità adeguate di energia e proteine e, se possibile, di una costante e moderata attività fisica. Tutto da concordare con il medico.
L’OMS definisce l’attività fisica moderata come quella in grado di aumentare la frequenza cardiaca e determinare una sensazione soggettiva di riscaldamento e lieve di mancanza di fiato, che si può raggiungere praticamente con tutte le attività sportive e con una buona parte delle attività quotidiane.
La riduzione delle calorie deve essere equilibrata, per poter raggiungere una lenta riduzione del peso preservando la massa muscolare.
Anche l’apporto proteico deve essere attentamente valutato, con una quantità stimata di circa 1 g di proteine per ogni kg del peso corporeo ideale.
Per un miglioramento complessivo del tuo stato nutrizionale devi, come detto, rivolgerti a uno specialista e, se fosse necessario assumere anche integratori alimentari specifici a base di proteine, vitamine, sali minerali e fibre, puoi chiedere al tuo farmacista.
CONSIGLI IN PILLOLE
Con un intervento dietetico equilibrato dovresti prevedere una riduzione massima di circa 500 kcal al giorno rispetto alle necessità stimate, mantenendo un apporto minimo di 1.000-1.200 kcal al giorno. |
L’apporto di proteine dovrebbe essere di circa 1g al giorno per ogni kg del tuo peso corporeo ideale. |
Come obiettivo di una corretta riduzione del peso dovresti perdere non più di 0,25/1kg a settimana o, in ogni caso, del 5/10% del tuo peso inziale in 6 mesi. |
Dovresti assumere alcune vitamine (B e D) e sali minerali (calcio, magnesio, selenio) anche mediante l’uso di specifici integratori. |
Non devi trascurare l’acqua: almeno 2-2,5 litri al giorno – rispettivamente per donne e uomini – sono indispensabili per mantenere una corretta idratazione del corpo |
Accompagnare nei limiti del possibile una dieta bilanciata con l’esercizio fisico è la strategia migliore che puoi seguire per mantenere il peso stabile e prevenire l’obesità. |
Fonte: ESPEN guideline on clinical nutrition and hydration in geriatrics